Maj Sjöwall e Per Wahlöö sono stati la coppia di scrittori a cui si riconosce, insieme a pochi altri, la nascita del genere poliziesco cosiddetto procedurale. Scrissero la famosa serie di Martin Beck e dei colleghi della polizia di Stoccolma, da dove sono stati tratti film e telefilm in tutto il mondo. Loro la consideravano come un unico romanzo a fini di educazione politica socialista. Tanto che il sottotitolo della serie è unico: «romanzo su un crimine», intendendo con «crimine» l’insieme delle circostanze sociali che spingono le persone al delitto. Oltre che nella scrittura e nel fine politico della loro opera, erano compagni nella vita – lei, Maj, più giovane ed entrambi reduci da matrimoni con figli –, ed ebbero una storia d’amore piena di sentimento, di sensi e di vitalità, conclusasi per la prematura morte di lui.In questi racconti (tre a quattro mani, uno di Per e uno di Maj) lettere e note sparse, gli elementi portanti della comune avventura biografica e letteraria si colgono e si intuiscono tutti, rendendo questo piccolo volume un utile compagno ai dieci volumi dei loro polizieschi. Si scopre una scrittura naturalmente leggera, bella, scorrevole, che ha bisogno di alimentarsi di realismo quotidiano e di acutezza psicologica verso i tipi che si incontrano nella vita; si scruta lo stesso panorama di mare e di porti che faceva da sfondo inevitabile al loro immaginario nordico; si entra nel loro romanticismo di coppia, così tipicamente libero e anni Sessanta. Si notano le differenze personali e ciò che ciascuno di loro ha portato separatamente in dote ai romanzi scritti insieme. E si legge – scritto da Maj – un capolavoro di breve racconto, che contiene in nuce tutto un romanzo alla Patricia Highsmith.
Maj Sjöwall e Per Wahlöö sono stati la coppia di scrittori a cui si riconosce, insieme a pochi altri, la nascita del genere poliziesco cosiddetto procedurale. Scrissero la famosa serie di Martin Beck e dei colleghi della polizia di Stoccolma, da dove sono stati tratti film e telefilm in tutto il mondo. Loro la consideravano come un unico romanzo a fini di educazione politica socialista. Tanto che il sottotitolo della serie è unico: «romanzo su un crimine», intendendo con «crimine» l’insieme delle circostanze sociali che spingono le persone al delitto. Oltre che nella scrittura e nel fine politico della loro opera, erano compagni nella vita – lei, Maj, più giovane ed entrambi reduci da matrimoni con figli –, ed ebbero una storia d’amore piena di sentimento, di sensi e di vitalità, conclusasi per la prematura morte di lui.In questi racconti (tre a quattro mani, uno di Per e uno di Maj) lettere e note sparse, gli elementi portanti della comune avventura biografica e letteraria si colgono e si intuiscono tutti, rendendo questo piccolo volume un utile compagno ai dieci volumi dei loro polizieschi. Si scopre una scrittura naturalmente leggera, bella, scorrevole, che ha bisogno di alimentarsi di realismo quotidiano e di acutezza psicologica verso i tipi che si incontrano nella vita; si scruta lo stesso panorama di mare e di porti che faceva da sfondo inevitabile al loro immaginario nordico; si entra nel loro romanticismo di coppia, così tipicamente libero e anni Sessanta. Si notano le differenze personali e ciò che ciascuno di loro ha portato separatamente in dote ai romanzi scritti insieme. E si legge – scritto da Maj – un capolavoro di breve racconto, che contiene in nuce tutto un romanzo alla Patricia Highsmith.
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