Come recita la testata del sito Web della rivista: "Timothy McSweeney è un enigma avvolto in un mistero avvolto nella pancetta".Ma chi era davvero Timothy McSweeney? Una delle possibili risposte si trova nel sesto numero, dove si legge: "Timothy McSweeney era un uomo che aveva l'abitudine di scrivere lettere al futuro fondatore della rivista quando questi, ancora bambino e poi adolescente, abitava fuori Chicago. Le lettere, vergate con una calligrafia strana e bellissima, oltre che a lui erano indirizzate alla madre, una McSweeney, e insistevano sul fatto che il loro autore fosse imparentato con questa famiglia di Chicago". La spiegazione va avanti per un bel po' e ve la risparmiamo. Tanto, chissà quanto c'è di vero e quanto è frutto dell'immaginazione.Per quel che ne sappiamo, la rivista è nata a San Francisco nel 1998 a opera di quel formidabile genio di Dave Eggers, e da subito ha rivoluzionato il mondo delle lettere e delle riviste diventando un polo di attrazione per gli autori più famosi (e a volte anche più sconosciuti). Vogliamo fare qualche nome? Facciamolo: Stephen King, Joyce Carol Oates, David Foster Wallace, Michael Chabon, Roddy Doyle, William Vollmann, e si potrebbe continuare fino a uscire dai bordi della copertina.In questa antologia abbiamo pensato bene di raccogliere i pezzi firmati da alcune delle intrepide scrittrici che hanno contribuito a rendere la rivista uno dei luoghi più fantastici in cui perdersi. Da Zadie Smith a Heidi Julavits, da Lydia Davis a A.M. Homes, da Susan Minot a Sheila Heti etc. etc., non avrete che l'imbarazzo della scelta: storie brevi, memorie personali, saggi e altro ancora non solo saranno per voi, cari lettori, fonte di soddisfazione e di divertimento, ma soprattutto faranno di voi delle persone incredibilmente, oscenamente, inguaribilmente cool. E oggi come oggi, scusateci se è poco.
Come recita la testata del sito Web della rivista: "Timothy McSweeney è un enigma avvolto in un mistero avvolto nella pancetta".Ma chi era davvero Timothy McSweeney? Una delle possibili risposte si trova nel sesto numero, dove si legge: "Timothy McSweeney era un uomo che aveva l'abitudine di scrivere lettere al futuro fondatore della rivista quando questi, ancora bambino e poi adolescente, abitava fuori Chicago. Le lettere, vergate con una calligrafia strana e bellissima, oltre che a lui erano indirizzate alla madre, una McSweeney, e insistevano sul fatto che il loro autore fosse imparentato con questa famiglia di Chicago". La spiegazione va avanti per un bel po' e ve la risparmiamo. Tanto, chissà quanto c'è di vero e quanto è frutto dell'immaginazione.Per quel che ne sappiamo, la rivista è nata a San Francisco nel 1998 a opera di quel formidabile genio di Dave Eggers, e da subito ha rivoluzionato il mondo delle lettere e delle riviste diventando un polo di attrazione per gli autori più famosi (e a volte anche più sconosciuti). Vogliamo fare qualche nome? Facciamolo: Stephen King, Joyce Carol Oates, David Foster Wallace, Michael Chabon, Roddy Doyle, William Vollmann, e si potrebbe continuare fino a uscire dai bordi della copertina.In questa antologia abbiamo pensato bene di raccogliere i pezzi firmati da alcune delle intrepide scrittrici che hanno contribuito a rendere la rivista uno dei luoghi più fantastici in cui perdersi. Da Zadie Smith a Heidi Julavits, da Lydia Davis a A.M. Homes, da Susan Minot a Sheila Heti etc. etc., non avrete che l'imbarazzo della scelta: storie brevi, memorie personali, saggi e altro ancora non solo saranno per voi, cari lettori, fonte di soddisfazione e di divertimento, ma soprattutto faranno di voi delle persone incredibilmente, oscenamente, inguaribilmente cool. E oggi come oggi, scusateci se è poco.
Be the FIRST to rate this book!